lunedì 25 novembre 2019

The Smiths. Viaggio sentimentale attraverso le copertine dei loro dischi (Seconda parte). I singoli - 1a puntata


I Singoli



"Hand In Glove/Handsome Devil (Live)" - 1983




E' il 45 giri d'esordio della band di Manchester. Il primo demo fu registrato presso gli studi Strawberry di Stockport in un unica sessione al costo di 250 sterline, finanziate dal loro manager Joe Moss, il primo a intuire le potenzialità della band.  Il singolo verrà pubblicato dalla Rough Trade, una label che segnerà la storia degli Smiths, ricevendo subito buone recensioni che, tuttavia, non furono sufficienti a farlo entrare nell'Official Single Chart. In compenso catturò le attenzioni di John Peel che volle il gruppo in una sessione del suo celebre programma alla BBC Radio 1. Sulla copertina del disco compare una foto tratta dal libro "The Nude Male" di Margaret Walters, opera del fotografo Jim French. L'uomo nudo ripreso di spalle è il modello George O'Mara, più tardi anche mediocre attore. Come in altri casi, anche questo disco porta inciso sul vinile una frase : "Kiss My Shades/Kiss My Shades Too".


George O'Mara


Come già accennato precedentemente, Morrissey aveva una passione musicale sfrenata per le interpreti femminili degli anni '60 e, d'accordo con Johnny Marr, scrisse alcune lettere a Sandie Shaw  nel tentativo di convincere la "cantante scalza" a interpretare "Hand In Glove", appena incisa dal gruppo. La cantante, inizialmente, mostrò molta freddezza, spaventata anche dal clamore mediatico che gli Smiths avevano suscitato con "Reel Around The Fountain", il cui testo fu ingiustamente accusato di contenere riferimenti alla pedofilia. Le cose peggiorarono quando Morrissey spedì alla Shaw una copia del singolo; la Shaw si lamentò con il marito per la foto "con un uomo col culo di fuori". Ma le cose cambiarono rapidamente quando la band cominciò a mietere elogi da critici e riviste specializzate e dopo un intervento decisivo del boss della Rough Trade, Geoff Travis che riuscì a vincere le ultime resistenze di Sandie che a Londra, accompagnata dalla band, registrò tre canzoni del duo Morrissey - Marr, fra le quali, ovviamente, "Hand In Glove". Il pezzo fu proposto in un paio di trasmissioni televisive dove Sandie Shaw si presentò accompagnata da Marr, Rourke e Joyce. Indimenticabile il passaggio nel programma musicale "Top of the Pops" quando Johnny Marr e i suoi colleghi, accompagnarono Sandie Shaw suonando a piedi scalzi, un modo per omaggiare il modo di cantare di Sandie Shaw negli anni '60. A distanza di oltre 10 anni Sandie Shaw tornò nelle classifiche di vendita, iniziando un sodalizio con Morrissey e gli Smiths segnato da molti successi. Fu pubblicato un 45 giri con "Hand In Glove" e, sul retro, "I Don't Owe You Anithing". Il disco uscì con il solo nome della cantante e con una copertina, ovviamente curata da Morrissey sulla quale compare l'attrice britannica Rita Tushingham, protagonista del film "Sapore di Miele" (A Taste of Honey) del 1961, diretto da Tony Richardson e tratto dal romanzo omonimo della drammaturga Shelagh Delany che curò personalmente l'adattamento cinematografico.


Il 45 giri di Sandie Shaw con "Hand In Glove". In copertina Rita Tushingham in una scena tratta da "Sapore di Miele"



Rita Tushingham







"This Charming Man/Jeane" - 1983





Se chiedeste a un qualunque fan degli Smiths di indicare la canzone simbolo della band, moltissimi risponderebbero "This Charming Man". Presentata positivamente nella session radiofonica del programma di John Peel, su suggerimento di quest'ultimo divenne il secondo singolo ufficiale del gruppo. La scelta fu indovinata anche perché il gruppo era stato investito da una polemica assurda per il testo di "Reel Around The Fountain" che era proprio il pezzo scelto come nuovo singolo prima del suggerimento di John Peel. Secondo alcuni, il testo della canzone nascondeva alcuni riferimenti alla pedofilia, accusa sdegnosamente respinta al mittente da Morrissey e da Marr ma, per evitare ulteriori polemiche, fu deciso di sostituire il pezzo con "This Charming Man". Registrata presso lo studio Matrix di Londra, la cosiddetta "London version" della canzone lasciò insoddisfatti Morrissey e compagni ed, in effetti, essa risultava inferiore all'ascolto rispetto a quella presentata nella trasmissione di John Peel. Fu quindi necessario registrarne una terza versione, quella definitiva, negli Strawberry Studios di Stockport e il singolo divenne il vero trampolino di lancio degli Smiths. Per la prima volta, una band di una etichetta indipendente, veniva invitata nel salotto buono musicale della TV, ovvero "Top of the Pops", con un'esibizione che entrò nella storia, in uno studio sommerso dai fiori. Nel testo ci sono molti riferimenti letterari e cinematografici presi da Morrissey, come sempre, da quell'universo variegato che lo ha accompagnato sin dalla sua fanciullezza. Nel caso di "This Charming Man" sono due i punti di riferimento essenziali che hanno ispirato Morrissey. Il primo è il già citato libro di Shelagh Delany "A Taste of Honey" (Sapore di Miele), il secondo è un film di culto di Morrissey intitolato "Sleuth" (in Italia uscì col titolo "Gli Insospettabili") del 1972, del regista Joseph L. Mankiewicz che aveva come protagonisti Michael Caine e Laurence Olivier. Il verso "I would go out tonight, but I haven't got a stitch to wear" (Vorrei uscire stasera, ma non ho uno straccio da mettermi) è integralmente preso dal libro "A Taste of Honey". Morrissey dichiarò in una intervista che quella frase gli ricordava molti momenti della sua vita prima di diventare famoso, quando doveva declinare molti inviti perché non aveva scarpe e vestiti adatti. Il verso "A jumped-up pantry boy, who never knew his place"  (un ragazzo insolente che non sa stare al suo posto) è quasi identica a una battuta del film "Sleuth" pronunciata da Laurence Olivier a Michael Caine in una drammatica scena del film mentre lo minaccia con una pistola in mano e accusandolo di essere un "jumped-up pantry boy who doesn't know his place".



Il Film "Sleuth" (1972) - "A jumped-up pantry boy who doesn't know his place"
Laurence Olivier e Michael Caine


L'immagine riportata sulla copertina è tratta da un film del 1950 di Jean Cocteau, poliedrico personaggio amato da Morrissey, intitolato "Orphée" (Orfeo) che tratta, in chiave moderna, la tragedia di Orfeo e Euridice. Il frame scelto per la copertina è quello dell'attore francese Jean Marais (Orfeo) con l'immagine riflessa in una pozzanghera. Anche su questo 45 giri, direttamente sul vinile, vi è incisa una frase : SLAP ME ON THE PATIO, che, curiosamente, appartiene alla canzone "Reel Around The Fontaine" che era stata scelta come singolo ma poi sostituita da "This Charming Man". Nella versione del singolo nel formato 12", avente identica copertina,  la frase sul vinile è differente :  WILL NATURE MAKE A MAN OF ME YET ma, questa volta,  la frase è un verso di "This Charming Man"




Jean Marais nel film "Orphée" di Jean Cocteau (1950)

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"What Difference Does It Make ?" - 1984




Per il terzo singolo la scelta cadde su un pezzo presentato nella session radiofonica di John Peel, "What Difference Does It Make ?" e, per la realizzazione del 45 giri, fu scelta proprio la registrazione effettuata durante la session radiofonica, registrazione di gran lunga superiore ad un'altra effettuata in studio che compare nella track list del primo album del gruppo ed in alcune raccolte. Il testo della canzone parla di un amante abbandonato dal partner, timoroso di conoscere la vera identità sessuale dell'altro. Era più che sufficiente per alcune supposizioni riguardanti l'omosessualità (mai accertata pienamente) di Morrissey, che con il passare degli anni, appare sempre più come un essere "asessuato". Sulla copertina compare l'attore inglese Terence Stamp in un'immagine tratta dal film "The Collector" (Il Collezionista) del 1965. Si tratta di un'immagine facente parte di una sequenza poi scartata del film che vede l'attore sorridente con in mano un tampone imbevuto di cloroformio. Subito dopo la pubblicazione l'attore, infastidito da questa scelta, chiese che la sua immagine fosse rimossa dalla copertina. Così fu fatto e, per ovviare a questa cosa, fu preparata una copertina identica con Morrissey al posto dell'attore. Nella copertina "alternativa", al posto del tampone di cloroformio Morrissey ha in mano un bicchiere di latte. A seguito di una mediazione fatta da una amica comune, Sandie Shaw, Terence Stamp concesse il suo permesso per utilizzare la sua immagine. La foto con l'attore venne allora usata per la versione 12" del singolo.


La copertina "alternativa" con Morrissey al posto dell'attore Terence Stamp



                                                                           
"The Collector" - 1965

Terence Stamp in una scena del film assieme aSamantha Eggar

Terence Stamp 
                                                                                                                     



"Heaven Knows I'm Miserable Now/Suffer Little Children" - 1984






"Heaven Knows I'm Miserable Now" è una canzone molto autobiografica di Morrissey  e racconta lo stato d'animo che lo aveva accompagnato negli anni, dalla adolescenza alla nascita degli Smiths. Bellissimo questo 45 giri, personalmente è uno di quelli che amo di più, a partire dalla copertina di cui parleremo dopo. Mi soffermo prima sul Lato b del 45 giri, su cui è incisa la canzone "Suffer Little Children". Sarebbe stato difficile per tutti toccare un argomento così drammatico come i Moors Murders, gli orribili delitti della brughiera attorno a Manchester, di cui ho già parlato nella prima parte dedicata agli Album. Difficile per tutti ma non per Morrissey. Negli anni Sessanta, Myra Hindley ed il suo amante Ian Brady rapirono ed assassinarono 5 ragazzini/ragazzine di età compresa tra i 10 e i 17 anni, dopo averli seviziati e violentati. Seppellirono i corpi delle vittime a Saddleworth Moor, a nord di Manchester. Quando furono scoperti, il caso divenne noto come gli omicidi della brughiera ("Moors Murders"). Condannati all'ergastolo entrambi sono deceduti in carcere. A seguito delle ricerche effettuate dalla polizia, furono ritrovati i corpi di 4 delle 5 vittime, due di loro a distanza di 20 anni dai tragici eventi. All'appello mancava il corpo di Keith Bennet che non venne mai ritrovato. Morrissey, all'epoca dei fatti, era un po' più piccolo delle due vittime più giovani, Lesley Anne Downey e John Kilbride.   

Ian Brady e Myra Hindley



In più di una intervista Morrissey rivelò la profonda impressione che gli omicidi avevano lasciato su di lui da bambino, una sensazione opprimente di uno spirito intenso e malevolo che si avvolgeva attorno a Manchester, sensazione che non lo ha mai abbandonato e che lo segnò per sempre. Qualche mese dopo la pubblicazione dell'album "The Smiths", un parente di John Kilbride, sentì la canzone provenire da un juke-box di un pub. Irritato da ciò che credette essere uno sfruttamento commerciale degli omicidi, informò gli  altri parenti delle vittime che minacciarono azioni nei confronti del gruppo che, per la seconda volta, doveva fare i conti con accuse infamanti che intralciavano la loro ascesa.  Il Manchester Evening News riportò in un articolo sulla questione, che i parenti delle vittime degli omicidi della brughiera avevano mosso critiche al testo, poiché tre delle vittime erano state citate per nome. Alcuni giornali affermarono anche che la foto sulla copertina del singolo che ritrae Viv Nicholson (di cui parleremo più avanti) ricordava molto Myra Hindley, definita "la donna più malvagia d'Inghilterra". A seguito di questa diatriba, le catene di negozi Boots e Woolworths ritirarono l'album e il singolo dalla vendita. Morrissey in seguito stabilì un'amicizia con Ann West, la madre di una delle vittime, Lesley Ann Downey, che dichiarò pubblicamente  che le intenzioni della band erano più che onorevoli e che non c'era nessuna intenzione di voler sfruttare l'orrenda vicenda per fini commerciali e,lentamente, le polemiche finirono.



Abbiamo accennato, precedentemente, che la cover star di questo singolo ritrae Viv Nicholson. Il suo vero nome era Vivian Asprey ed era nata il 3 aprile del 1936 a Castleford, vicino a Leeds in Inghilterra, ma divenne famosa come Viv Nicholson, il cognome del suo secondo marito. Suo padre lavorava nelle miniere di carbone ma, a causa di una persistente epilessia, non fu più in grado di lavorare. Sua madre era asmatica. Essendo la figlia più grande, si prese cura dei suoi fratelli e sorelle più piccoli. Cresciuta in estrema povertà, non le fu permesso di usufruire di una borsa di studio che aveva vinto alla scuola d'arte. Dopo aver lasciato la scuola all'età di 14 anni, lavorò nella fabbrica di liquirizia locale Pontecraft per preparare torte. Rimase incinta all'età di 16 anni e sposò Matthew Johnson ma il matrimonio durò solo 2 anni. Conobbe allora Keith Nicholson nel 1961 ed ebbe da lui quattro figli. Una vita che sembrava segnata dalla povertà e dagli stenti quando, improvvisamente, il suo destino si incamminò per un percorso imprevedibile. Tutto cambiò una notte del 1961 e bastò quella notte a renderla celebre e popolarissima. Suo marito Keith, un semplice operaio, vinse con una incredibile scommessa su una serie di partite di calcio, tutte legate fra loro e sparse per un intero campionato, l'astronomica somma di 152,319 sterline, equivalenti all'incirca a 5 milioni di sterline attuali ! Intervistata a caldo, alla domanda di un giornalista che le chiedeva cosa avrebbe fatto con tutti quei soldi, la bionda Viv rispose con una frase che entrò nella storia del costume britannico : "Spend, spend, spend" (Spendere, spendere, spendere). Ma proprio le spese dissennate e alcuni investimenti sbagliati, bruciarono in soli 5 anni, l'enorme patrimonio della coppia, in parte conteso anche dal fisco inglese e ben presto Viv, che nel frattempo era anche rimasta vedova, dopo che suo marito si era schiantato al volante della sua fiammante Jaguar blu, si ritrovò sul lastrico.





Viv Nicholson con suo marito Keith con l'attestazione 
della casa di scommesse dell'incredibile vincita



Viv Nicholson


Seguirono anni di contese giudiziarie per motivi fiscali, altri tre matrimoni, una produzione della BBC sulla sua storia, una biografia scritta in collaborazione con un giornalista che fu anche lo spunto per una commedia musicale e persino un disco "Spend, spend, spend" inciso proprio dalla stessa Nicholson, una canzone scritta da suo fratello. Ma le precarie condizioni economiche continuarono a tormentarla tanto da portarla ad esibirsi in uno strip club. Ormai ottantenne, Viv Nicholson continuò a vivere modestamente fino ad ammalarsi di demenza senile. Morì l'11 Aprile del 2015. La sua celebrità è rimasta, comunque, intatta e Morrissey la omaggiò (quando era ancora in vita) con ben 3 copertine di 45 giri degli Smiths e, precisamente, "Heaven Knows I’m Miserable Now", "Barbarism Begins At Home"e "What She Said". Inoltre, nella canzone "Still Ill" nel testo vi è riportata un'intera frase tratta dall'autobiografia di Viv Nicholson e precisamente : "Under the iron bridge we kissed and although I ended up sore lips" (Ci siamo baciati sotto il ponte di ferro anche se ho finito con le labbra indolenzite).



Morrissey e una anziana Viv Nicholson


"Barbarism Begins At Home//Shakespeare's Sister/Strech Out And Wait" - 1985


Disco non ufficiale - "What She Said"




"William, It Was Really Nothing/How Soon Is Now/
Please, Please, Please, Let Me Get What I Want" - 1985




Per questo singolo le interpretazioni si sono sprecate. "Mi venne in mente che nella musica popolare, si è sempre discusso di matrimonio dal punto di vista femminile" disse Morrissey parlando della sua canzone "interpreti donne che cantano per le donne cose tipo non sposarti, rimani single, auto-conservazione, etc... Ho pensato che fosse giunto il momento di una voce maschile che parla direttamente a un altro uomo dicendo che il matrimonio è una perdita di tempo e che di fatto era "absolutely nothing". Secondo alcuni Morrissey la scrisse per un suo caro amico Billy MacKenzie, frontman dell'Associates (per qualcuno c'era qualcosa più che una semplice amicizia); secondo altri il testo ha dei chiari riferimenti al film di John Schlesinger "Billy Liar", altro caposaldo dell'universo del cantante mancuniano, costante fonte di riferimento e di ispirazione  dei testi di Moz.
La foto di copertina non è altro che la pubblicità degli altoparlanti ADS (se ne vede uno sul letto alle spalle dell'uomo). In seguito sorsero dei problemi di carattere legale che spinsero la Rough Trade a cambiare la copertina, sostituendola con una in cui compare l'attrice inglese Billie Whitelaw ripresa in una scena del film "Charlie Bubbles" (in Italia si intitolava "L'Errore di Vivere") di Albert Finney,
del 1967. Sul vinile vi è incisa la frase : THE IMPOTENCE OF ERNEST mentre, sul formato 12" la frase incisa sul vinile è : ROMANTIC AND SQUARE IS HIP AND AWARE




La copertina alternativa con Billie Whitelaw





"How Soon Is Now/Well, I Wonder" - 1984





Uno dei singoli meno riusciti degli Smiths con "How Soon Is now" che era già stata pubblicata come B-side di "William, It Was Really Nothing" un anno prima. Anche la copertina non è un granché disconosciuta dallo stesso Morrissey che la definì nel suo insieme, abberrante. Sulla copertina c'è un'immagine tratta dal film "Dunkirk" del 1958 di Leslie Norman in cui compare l'attore Sean Barrett mentre prega. Incredibilmente, negli Stati Uniti, questa copertina venne censurata poiché la posa venne ritenuta ambigua soggetta a interpretazioni inadeguate. Nel 1992, il singolo venne ripubblicato dalla WEA che, intanto, aveva rilevato dalla Rough Trade, l'intero catalogo degli Smiths. Sulla copertina un'immagine tratta dal film "Blow-Up" di Michelangelo Antonioni dove sono ritratti i protagonisti Vanessa Redgrave e David Hemmings. Nel testo, molto autobiografico, si parla di un individuo che è incapace di vincere la sua atavica timidezza. Uno dei versi della canzone "I am the son, and the heir, of a shyness that is criminally vulgar / I am the son and heir, of nothing in particular" è una dotta citazione del libro della scrittrice britannica George Eliot : "To be born the son of a Middlemarch manufacturer, and inevitable heir to nothing in particular".


Vanessa Redgrave e David Hemmings in una scena di "Blow-up" di Michelangelo Antonioni.
Su questo frame ricadde la scelta di Morrissey per la copertina del 45 giri ristampato nel 1992






"Shakespeare's Sister/What She Said/Stretch Out And Wait" - 1985




Forse la canzone scritta da Morrissey con più riferimenti autobiografici, questa "Shakespeare's Sister" e forse per questa ragione, quella che lui ama di più. Eppure il 45 giri fu accolto con freddezza e non entrò nella Top 20. Insomma, una vera battuta di arresto. Il testo è un mix di delusione e disperazione esistenziale (ovviamente riferito alla vita del cantante) e il desiderio di successo e notorietà. Il titolo è un acuto riferimento a un personaggio inventato dalla grande Virginia Woolf nel saggio "A room of one's own" (Una stanza tutta per se). La scrittrice si inventa una sorella immaginaria di William Shakespeare, con la stessa bravura e ambizione del fratello, ma che non avrebbe mai potuto godere del successo come quello del fratello perché, nell'Inghilterra del XVI secolo, a una donna veniva negata l'accesso all'istruzione e quindi a lei sarebbe stata negata la possibilità di scrivere opere come il fratello, Costretta a fuggire dalla famiglia, vinta dalla frustrazione, la donna si suicida. Virginia Woolf, parlando del suo personaggio disse : "Qualsiasi donna nata con un grande dono nel sedicesimo secolo sarebbe certamente impazzita" spiega la Woolf, sul perché una donna nata con un talento, durante l'epoca di Shakespeare, non avrebbe potuto vivere come una donna di genio "si sarebbe uccisa o avrebbe terminato i propri giorni in qualche solitaria casa di campagna fuori dai villaggi, mezza strega, mezza maga, temuta e derisa da tutti."

Virginia Woolf


La cover star del 45 giri è l'attrice inglese, Pat Phoenix, nativa di Manchester, che divenne famosissima in patria per la sua lunghissima partecipazione alla soap opera "Coronation Street", dove interpretò il ruolo di Elsie Tanner, un personaggio dalla chioma rossa che intrigò il pubblico britannico con storie torbide e proibite che le valsero il titolo di "prima bomba sexy della TV britannica". Anche il Primo Ministro John Callaghan affermò che la Phoenix era "la cosa più sexy vista in TV". Presente nella serie ininterrottamente dal 1960 al 1973, successivamente dal 1976 al 1984. Divenne così popolare in quel ruolo che, col nome del personaggio da lei interpretato, venne chiamata ad inaugurare un nuovo circuito per gare di velocità a Ellesmere Port, alla presenza di oltre 10.000 persone ! Quando nel 1984 abbandonò la serie, non fu sostituita da nessun'altra nel suo ruolo ma il personaggio continuò a "vivere" anche se non compariva mai. La storia la voleva in Portogallo sposata ad una vecchia fiamma fino a quando, nel 2004,  fecero morire il suo personaggio in un incidente stradale. Praticamente il personaggio sopravvisse per molto tempo alla sua interprete. Pat Phoenix morì infatti nel 1986.




Pat Phoenix nel ruolo di Elsie Tanner in una puntata di "Coronation Street"




"That Joke Isn't Funny Anymore/Meat Is Murder" - 1985






Il singolo tratto dall'album "Meat Is Murder" rappresenta uno dei momenti più intensi della produzione di Morrissey con gli Smiths. "That Joke Isn't Funny Anymore" ha un testo sofferto, se vogliamo drammatico, trattando il delicato tema del bullismo di cui, forse in passato, fu stato vittima lui stesso. Nel testo, la frase"I've watched this happen in other people's lives and now it's happened in ours" è ripresa da un dialogo del film "Alice Adams" (Primo Amore) del 1935 del regista George Stevens, ed è la storia di due ragazze della provincia americana, di modesta estrazione sociale, che tentano, vanamente, di farsi strada nell'alta società. Protagonista del film è la grande Katharine Hepburn. Sul vinile vi è incisa la frase OUR SOULS, OUR SOULS, OUR SOULS. Per quanto riguarda la copertina, il viso del bambino che vi compare è stato preso dal film ucraino "The Enchanted Desna" del 1965, della regista Julia Solntseva. L'identità di questo bambino-attore, è rimasta sconosciuta.


Locandina del film Alice Adams

Il fotogramma del film "The Enchanted Desna" dal quale è stato
 ricavato il primo piano del bambino in copertina


"The Boy With The Thorn In His Side/Rubber Ring/Asleep" - 1985







Se quello del Tendastrisce di Roma rimase l'unico concerto italiano degli Smiths, va ricordato che nel 1987, nel miglior dopo festival che si ricordi, ospitato al Palarock di Sanremo la sera del 5 Febbraio 1987, vi presero parte anche gli Smiths. Una delle cinque canzone che furono interpretate dal gruppo, fu "The Boy With The Thorn In His Side", Lato A di questo singolo. Morrissey ha più volte spiegato che il testo è una allegoria dei difficili rapporti fra la band e l'industria discografica. La loro scelta di rimanere con una etichetta indipendente e le numerose critiche che Morrissey e Marr  avevano fatto a più riprese all'establishment, aveva creato un clima pesante attorno alla band. L'industria discografica viene vista come "una spina nel fianco" che, in alcuni casi, arrivò a boicottare la band ostacolando o impedendo persino i passaggi radiofonici, a dispetto del grande seguito che gli Smiths godevano fra i ragazzi britannici. Sul vinile del 45 giri vi è incisa la frase ARTY BLOODY FARTY (Maledetta scoreggia artistica), mentre nell'edizione da 12" la scritta incisa nel vinile è differente : IS THAT CLEVER. In copertina vi è una foto di Truman Capote scattata da Cecil Beaton nel 1949. In una intervista Morrissey raccontò a proposito : " Un cero componente degli Smiths, che sfortunatamente è ancora vivo, quando vide la copertina disse " E' Ernie Wise ?" (noto comico britannico). Oh Dio mio...."




"Bigmouth Strikes Again/Money Changes Everything/Unlovable" - 1986





"Bigmouth Strikes Again" è un singolo che vede la luce dopo 9 lunghi mesi di inattività del gruppo , a causa di beghe contrattuali che avevano preoccupato, e non poco, la Rough Trade. Oltretutto la casa discografica nutriva molte perplessità per l'ostinazione di Morrissey e Marr, di indicare questo pezzo come nuovo singolo contro "There Is A Light That Never Goes Out" proposto dalla casa discografica. Morrissey, parlando di "Bigmouth Strikes Again" confessò che, tutte le volte che l'ascoltava per radio, finiva sempre per farsi delle risate che lo mettevano di buon umore. La canzone era una specie di parodia che dipingeva lo stesso Morrissey, come una specie di  Giovanna d'Arco, incompresa e vittima di attacchi e che come Giovanna d'Arco, finirà al rogo a causa della sua "bocca larga" (uno che parla troppo). Nel verso della canzone "And now I know how Joan of Arc felt/Now I know how Joan of Arc felt/As the flames rose to her roman nose/And his hearing-aid started to melt" (E ora so come si sentiva Giovanna d'Arco / Ora so come si sentiva Giovanna d'Arco / Mentre le fiamme salivano al suo naso aquilino / E il suo apparecchio acustico iniziava a sciogliersi) vi è un preciso riferimento al cantante che, nelle sue prime apparizioni amava esibirsi in pubblico e in TV con un apparecchio acustico pur non avendone bisogno. In copertina vi è una foto di James Dean in sella a una moto, in una foto scattata da Nelva Jean Thomas. Morrissey ha sempre nutrito una passione smisurata per James Dean, scrivendo su di lui anche un libro "James Dean is not dead" e dedicandogli una canzone (Suedhead) scritta dopo lo scioglimento degli Smiths. Morrissey girò anche un video di questa canzone che lo vede ripercorrere tutti  i luoghi frequentati dallo sfortunato attore  a Fairmount, nello stato dell'Indiana, dalla scuola al cimitero in cui è sepolto. Parlando di James Dean, Morrissey dichiarò :"Sono rimasto sempre affascinato dal fatto che egli è sempre stato così bello, indipendentemente dal tipo di vestiti che poteva indossare. Anche con un vecchio straccio lui era sempre sorprendente. Quindi per me è l'unica persona che sembrava sempre perfetta. Ho visto Rebel Without a Cause quasi per caso, quando avevo sei anni ed ero completamente preso. Ho fatto qualche ricerca su di lui ed era come la tomba di Tutankhamon che, dissotterrata, sembrava così meravigliosamente perfetta. Quello che ha fatto nel film non mi interessava più di tanto, ma come persona era immensamente prezioso. Tutto: dalla sua nascita in un paese agricolo al suo arrivo a New York, il successo nel cinema e scoprire che lui in realtà non voleva tutto questo. A scuola era un disastro assoluto, perché nessuno veramente si curava di lui. Nessuno aveva avuto una passione per lui, come me. Per quel suo disagio costante nei confronti della vita. Anche se stava facendo enormi passi avanti con il suo mestiere, era ancora incredibilmente triste e ovviamente condannato. Che era esattamente la qualità che Oscar Wilde aveva. Questo tipo di conoscenza mistica che ci sia qualcosa di incredibilmente oscuro dietro l'angolo. Le persone che sentono queste cose sono abbastanza particolari e finiscono sempre nei casini." 


Morrissey accanto alla tomba di James Dean, a Fairmount - Indiana 
Morrissey posa come J.Dean nella fotto di copertina nella stessa location



Morrissey posa come James Dean davanti la tomba di un antenato dell'attore


Continua

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